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Nel 1989 è caduto il muro di Berlino, ma si è anche aperto con Milosevic il conflitto in Kosovo, ancora oggi di stretta attualità. Fiora Listri, protagonista del romanzo, addetta culturale presso l'Ambasciata italiana a Tirana dal 1988 al '90, interagisce con tutti i rappresentanti diplomatici, con l'ambiente culturale albanese, ma anche, se pur di straforo, con la gente comune. Malgrado il divieto di ogni contatto esterno per più di 15 minuti, farà amicizia con un direttore d'orchestra con il trucco di usare frasi tratte dai libretti d'opera e riuscirà persino ad avere un'avventura erotica con un giovane archeologo albanese dribblando abilmente i segugi. Tra riti e cerimoniali delle ambasciate, spie e complotti, intrighi e scaramucce, concerti e mostre, miti e leggende, si dipanano le sue avvincenti e pericolose avventure nella piccola e sconosciuta Albania fino al crollo, nel 1991, del regime e alla partenza delle navi dei profughi verso l'Italia.